Il Decanato: struttura di comunione
La più tradizionale forma di presenza della comunità cristiana sul territorio è la parrocchia.
Dopo il Concilio Vaticano II e dopo il Sinodo XLVI della Chiesa di Milano, entrato in vigore dalla Pentecoste del 1972, le comunità cristiane si sono dotate di strumenti che rendessero più visibile la comunione sia al loro interno sia tra le parrocchie: uno di questi è il “decanato”. Con questo passo, è cambiato il modo di percepire la vita delle comunità cristiane: si coinvolgono nel compito pastorale anche i laici e i religiosi e non solo i presbiteri, si introduce una prassi elettiva dei consigli parrocchiali e di molti altri organismi ecclesiali.
Il Decanato non ha figura giuridica come la parrocchia: è una figura tipicamente ecclesiale, una struttura pastorale. Ciò lo rende ancor più significativo in tutti i suoi organismi (consiglio presbiterale, consiglio pastorale, commissioni): proprio in funzione della comune passione di presbiteri e laici di un territorio per trovare le forme più adatte a dialogare con l’uomo di oggi e per farlo incontrare con la proposta vissuta del Vangelo. Viene così superata la tradizionale chiusura delle parrocchie che, pur mantenendo la loro autonomia, vivono una continua interazione di riflessione, di prospettiva e di decisione.
Il Decanato di Castano Primo, in provincia di Milano, raccoglie 18 parrocchie suddivise in Comunità Pastorali, Unità Pastorali ed Aree omogenee.
I Decani che si sono succeduti finora sono don Giuseppe Sisti, don Cesare Villa, don Giampiero Baldi, don Giuseppe Monti, don Erminio Villa, don Franco Roggiani, don Paolo Vesentini attualmente in carica.
Il Decanato si regge sul pilastro della comunione pastorale. Il decano viene eletto tra i presbiteri parroci e nominato dall’arcivescovo. I Consiglio Pastorali Parrocchiali, eletti nelle varie comunità, designano i loro rappresentanti al Consiglio Pastorale Decanale. Quest’ultimo istituisce commissioni permanenti o transitorie che seguano i vari comparti della pastorale (catechesi, liturgia, carità, formazione sociale, famiglia, pastorale giovanile, ecc.) per ricevere proposte o valutazioni. Le decisioni del Consiglio Pastorale Decanale che abbiano rilevante importanza programmatica vengono ratificate dal Vicario Episcopale di zona, che, per la zona di Castano Primo (zona IV), è mons. Giampaolo Citterio.
Un impulso notevole a una collaborazione pastorale più sentita e viva è venuto dalla stesura, ad opera dei presbiteri, di una “Carta di Comunione”, redatta nel 2002 su sollecitazione del Card. Carlo Maria Martini. La Carta costituisce una sorta di programma comune di lavoro alla quale riferirsi continuamente da parte di tutte le comunità parrocchiali. Uno degli obiettivi della Carta era quello di recuperare il vecchio convento di Castelletto per farne il centro di comuni attività decanali di formazione e di aggiornamento per i laici e per i presbiteri del territorio del Castanese.