Recapiti
- Zappa don Marco, parroco (Inveruno e Furato)
- Telefono: 02 9787043 – 347 0119495
- Email: [email protected], [email protected]
- Rocchi don Francesco res.i.p.
- Telefono: 02 97830517
- Email: [email protected]
- Leva don Lamberto, res.
- Telefono: 02 97830517 – 333 2450168
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- Colombini don Mario, res.
- Telefono: 333 2450168
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La parrocchia dedicata a S.Martino in Inveruno, è documentata nelle pergamene dell’Archivio Pievano già alla fine del 1300. Un documento del 1549, custodito nell’Archivio parrocchiale, cita la Chiesa parrocchiale, collocata nella piazza centrale del paese. “Logora per l’antichità ed angusta per contenere il popolo”, venne ricostruita già nel 1588 e conobbe nel tempo numerosi rimaneggiamenti, finché venne abbattuta perché pericolante, riedificata e consacrata dal Cardinal Andrea Carlo Ferrari il 22 novembre 1901. I bombardamenti della seconda guerra mondiale distrussero il vecchio campanile, sostituito nel 1946 dall’opera dell’architetto Paolo Mezzanotte. La facciata marmorea, adornata dai bassorilievi di Enrico Manfrini, venne innalzata nel secondo dopoguerra dal parroco don Luigi Sacchi insieme ad altri interventi di sistemazione dell’interno della chiesa.
Dedicata a San Martino, vescovo di Tours, la parrocchia venera come compatrona Santa Teresa d’Avila, alla quale venne innalzata una cappella nel 1632 per riconoscenza della liberazione del paese dalla peste. Sul posto della cappella abbattuta per far posto a nuove abitazioni, in via Santa Teresa, sorge dal 2010 una edicola con una effige della Santa opera dell’Istituto d’Arte Beato Angelico.
Altri luoghi di culto
Chiesa di Sant’Ambrogio. Nominata negli atti della Visita Pastorale del Cardinal Federico Borromeo (1605) come “Chiesa della Santa Croce e di Sant’Ambrogio” sorgeva dietro la piazzetta ancora esistente nella via Marcora, con un’unica navata volta ad oriente: segno della sua antichità (certamente anteriore al 1500). Nella Chiesa vi erano due sepolcri, uno per la famiglia Bertoglio, l’altro per gli “scolari” di San Francesco (la Confraternita della Penitenza). Distrutta nel 1865 da un incendio propagatosi da una porta trionfale allestita nei pressi per una fiera, venne demolita nel 1888, ma ricostruita negli anni immediatamente successivi, per la devozione degli inverunesi al grande vescovo Ambrogio, nella attuale collocazione in via Grandi.
Chiesetta dell’Annunciazioni, risalente al 1815, alla Cascina Garagiola.
Lazzaretto, (inizio 1600) ai confini con Mesero.
Cappella di San Rocco, sulla strada per Buscate
FURATO – S. Maria Nascente
Iniziata nel 1963 e consacrata nel settembre 1969, diventa la chiesa parrocchiale della Parrocchia di Santa Maria Nascente quando questa viene eretta, il 16 novembre dello stesso anno. Progettata dall’Architetto don Valerio Vigorelli, dell’Istituto d’Arte Cristiana “Beato Angelico” di Milano, è uno dei primi e dei più validi esempi di architettura ispirata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. L’altare del SS.Sacramento, a destra dell’altar maggiore, proviene dalla antica Chiesa abbattuta nel 1980. Dal campanile, rimasto in piedi fino ad oggi, provengono le campane collocate in un traliccio accanto alla Chiesa nuova. Il mosaico raffigurante la Madonna che corona il portale di ingresso è stato collocato nel 2011 ed è pure opera della “Beato Angelico”.