Recapiti

  • Visconti don Piero, parroco e resp. comunità pastorale (Castano P.)
  • Beschi don Giacomo, vicario comunità pastorale (Castano P.)
  •   res.ip. (Castano P.)
    • Telefono: 339 8717061
    • Email:
  • Pessani don Bernardino, res. ip. (Castano P.)
  • Travascio don Claudio, vicario comunità pastorale (Buscate)
  • PP. Guanelliani – Priante don Danilo

 

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BUSCATE
CASTANO – S. Zenone
CASTANO – M.d.P
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BUSCATE – S. Mauro Abate

BuscateDedicata a S. Mauro Abate fin dal XII secolo, questa chiesa ha subìto varie vicissitudini tanto da essere stata completamente rifatta alla fine del ‘700 e poi abbattuta e ricostruita nel 1953.

Altri edifici sacri:

La Chiesa di S. Maria anch’essa presente dal XIII secolo, è stata rifondata su iniziativa di Giovanni Battista Pessina nel 1569 e poi, nel 1932, accorciata per permettere l’allargamento della sede stradale.
La chiesa di S. Pietro risale alla fine del 1400, ma nei secoli successivi si fecero degli ampliamenti. La chiesa è stata sede di una Scuola dei Disciplini (vi si custodiva una tela raffigurante S. Carlo che dà la regola alla Confraternita). Grazie ad un recente restauro, si possono oggi ammirare alcuni affreschi del ‘600.

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CASTANO – S. Zenone

Castano_s_zenoneL’attuale chiesa prepositurale di San Zenone è il frutto di un ingrandimento dell’antica chiesetta dedicata allo stesso Santo che sorgeva, già nell’anno 974, nell’area dell’antico castello di Castano. Il precedente santuario fu rifatto nel 1345, sull’area del castello ormai distrutto. Esso originariamente, però, aveva un altro stile: l’area, infatti, era quella della chiesa attuale, ma la sua struttura venne modificata nel secolo XVIII. Come fosse originariamente, lo si può dedurre da alcune descrizioni dei resoconti delle visite pastorali dei secolo XVI e XVII. La chiesa all’epoca era lunga 50 metri, larga 15 ed alta 21, sulla facciata c’era una sola finestra circolare (oculus) ed una porta. La facciata era inoltre ornata da semicolonne di pietra che partivano dalla base ed arrivavano alla sommità dell’edificio. Il campanile era, come adesso, sulla parete meridionale ed aveva due porte: una che dava nella chiesa ed una che dava all’esterno. Proprio la sua forma quadrata e la sua posizione inducono a pensare che in origine fosse stata una torre dell’antico castello. La chiesa era divisa in tre navate da dieci colonne di mattoni, il soffitto era a capriate e il pavimento di laterizio. Il presbiterio era alzato dal piano delle navate mediante una gradinata di sasso di cinque gradini. Sullo sfondo c’erano solo due finestre con dei vetri rotondi. Qui è custodito un prezioso Crocifisso, oggetto di venerazione da diversi secoli, che sarebbe stato portato da Gerusalemme dal nobile castanese e crociato fra’ Rodolfo della Croce. Citato durante le visite pastorali di San Carlo, venne considerato miracoloso a partire dal 1630, quando fu invocato per proteggere dall’epidemia di peste e innalzato ogni volta che la sofferenza colpiva gli abitanti di Castano. Per devozione a questo Crocifisso si tengono solenni festeggiamenti ogni 25 anni. Attualmente è posto nella nicchia sull’altare maggiore.

Altri edifici sacri:

Chiesa di San Fedele. La prima chiesa pubblica di Castano fu dedicata a San Fedele ed era posta all’estremità occidentale di piazza Mazzini, all’angolo con corso Roma. Da una piantina del secolo XV, risulta che la chiesetta era al piano stradale, aveva quattro finestre e due porte. Era lunga 12 metri e larga 6. In seguito, però, furono apportati dei cambiamenti: innanzi tutto, vennero innalzati due pilastri quadrati che divisero il tempio in due navate diseguali. Le prime notizie di tale chiesa, oggi non più esistente, risalgono al secolo XIII, ma la forma rettangolare, senza abside circolare, è da ritenersi del secolo V o VI, cioè del primo periodo della diffusione del cristianesimo nelle campagne. L’edificio religioso, caduto in disuso, fu venduto il 20 settembre 1785 a tale Antonio Strazza, il quale, a sua volta, lo vendette, il 31 agosto del 1793, a Gaspare Giudice, detto il Magioera, che la trasformerà in una casa.
Chiesa della Madonna di Gré (Santa Maria in Agro). Santuario mariano intitolato alla Madonna della Neve, si trova nei boschi a nord dell’abitato, a breve distanza dal torrente Arno. Conserva una statua lignea della Vergine e mantiene inalterate le sobrie linee architettoniche cinquecentesche.
Chiesa di S. Gerolamo. La prima notizia di questa chiesa risale all’anno 1475 ed essa era inizialmente dedicata a San Bartolomeo. A poco a poco, però, verrà chiamata chiesa di San Gerolamo. Da una piantina del secolo XVI, essa risulta di forma rettangolare, senza abside, e con cinque pilastri esterni di contrafforto che fanno pensare ad una chiesa di stile gotico lombardo. La facciata era senza finestre ed aveva
una porta centrale. I lati settentrionale ed orientale erano senza porte né finestre e confinavano con case appoggiate. Nel 1566, era ancora coperta di tegole seppur senza pavimento e con il campanile sopra il tetto, ma senza campana. A valle di alcune ricerche compiute, si può concludere che nel 1398 la chiesa non esisteva ancora e, dunque, potrebbe essere datata come edificio della prima metà del ‘400.
Chiesa di San Rocco. Nel 1566 l’attuale bella chiesetta recentemente ristrutturata risulta abbandonata, aperta, con due finestrelle presso la porta. Viene restaurata solo vent’anni dopo ed imbiancata. Il soffitto, però, non c’è ancora e l’altare è spoglio. Nel 1605, sopra l’altare, esiste un gradino di mattoni sui cui appoggia l’icona della Madonna con San Rocco e San Sebastiano. A sud ci sono due finestre e ad ovest una porta chiusa con catenaccio a chiave. Solo nel 1838 il pittore Cozzi fa la bronzatura dei pulpiti e dipinge due statue all’esterno della chiesa.
Chiesa della Madonna del lazzaretto al cimitero. La chiesa del Lazzaretto, tuttora esistente, fu eretta nel 1630 per commemorare le vittime della terribile peste, narrata nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, che aveva colpito anche il territorio di Castano. Nel 1639, infatti, esisteva già un piccolo cimitero dove erano stati bruciati e sepolti diversi corpi di defunti appestati. Essa, dunque, venne edificata proprio sulla parte più antica dell’attuale Camposanto, nel quale – narrano le cronache dell’epoca – la prima ad essere sepolta, nel 1787, fu una bambina di soli 8 mesi di nome Maria Margherita, figlia di Giovanni Maccagno.

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CASTANO – Chiesa della Madonna dei Poveri

Castano_mdp2Dopo la prepositurale di San Zenone, è la seconda chiesa parrocchiale di Castano. I lavori di costruzione del recente edificio religioso risalgono al 29 settembre 1957, data in cui venne posata la prima pietra. L’edificazione della chiesa fu poi portata a termine in poco più di un anno. Essa ha una pianta a tre navate, voluta dal progettista proprio al fine di conservare una caratteristica tradizionale comune alla generalità delle altre chiesi esistenti, e forme tradizionali. La struttura portante dell’edificio è costituita da pilastri e travi in cemento e questo ha permesso di apportarvi anche un sostanziale ampliamento successivo. Esternamente l’edificio è rivestito in cotto, internamente, per i pavimenti ed i rivestimenti, sono stati utilizzati marmi veronesi. L’istituzione della nuova parrocchia venne stabilita con decreto del 30 settembre 1967.

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